domenica 9 maggio 2010

Unione e separazione

Due termini così diversi quanto simili.
Non c'è unione senza separazione, non c'è separazione senza unione.
Si può lavorare per una unione, perchè qualcuno ha lavorato per una separazione.
I motivi di una unione sono anche i motivi di una separazione, in fondo l'uno esiste perchè esiste l'altro.
Ci si separa perchè non si è più uniti, ci si unisce perchè non si è piu separati.
Chi cerca di unire di fatto e simile a chi cerca di separare, vedono solo le cose da due punti diametralmente opposti.
Il problema non è tanto chi vuole unire e chi vuole separare, ma il punto di vista differente.
Ogni punto di vista ha diritto di esistere finquanto lo scopo è lo stesso.
Se lo scopo di uno è il preservare l'acquisito, per non modificare quel labile equilibrio, cozza contro il fine di ogni cosa, che porta a migliorarsi o a peggiorarsi, mai a rimanere fermi, perchè nulla è fermo, e nulla è immutabile.
Fondamentale differenza che cambia l'essere e il cercare di essere.
Poi si può comunque non riuscire, ma fondamentale è provare ad essere.
Credere di poter continuare a mantenere il proprio stato sopratutto se non condiviso con altre persone che dividono il tuo stesso spazio, se non nasce dall'unione, porta alla separazione.
Quel che conta allora è capire a cosa si tende, e condividere il mezzo per cercare di tendere.
Nella vita chiunque può sbagliare, ma il perseverare figlio dell'orgoglio e dell'impegno, se non condiviso è giò uno sbaglio.
Di fatto se il gioco è condiviso, è il gioco di tutti e se si cerca di farlo rimanere solo il proprio gioco è il momento dove il gioco si rompe.
Capire qual'è la strada dove si sale e quella dove si scende è fondamentale allo scopo, sempre che lo scopo sia lo stesso di tutti.
Fondamentale comunque è capire che la guerra di uno non può e non potrà mai essere la guerra di tutti se non condivisa nell'intento e nell'opera del tendere.
Se la guerra mi aiuta a tendere, benvenga, ma se serve solo a preservare il mio divertimento personale, quindi il mio giocattolo non va bene per tutti quelli che dividono il tuo stesso spazio.
Non cercate di far passare messaggi diversi dalla realtà delle cose.
I guai di oggi solo solo figli degli errori di ieri, non certo di chi oggi tende a crescere, e soprattutto a far crescere. Se non si capisce questo, forse è arrivato il momento di chiedersi da che parte tendo o mi vogliono far tendere.
In fondo la vita è semplice, siamo solo noi che ce la vogliamo complicare, perchè non capiamo che non c'è unione senza separazione, non c'è democrazia senza dittatura.